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Lo Zabaione di Simonetta colpisce...
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Lo Zabaione di Simonetta colpisce immediatamente per la sua la struttura dolce, cremoso e alcolico al punto giusto, quel tanto che basta per consentire al palato di apprezzarne nel migliore dei modi, senza eccesso, il sapore dell'uovo, elemento principale
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LO ZABAIONE DI SIMONETTA
Lo Zabaione di Simonetta colpisce immediatamente per la sua la struttura dolce, cremoso e alcolico al punto giusto, quel tanto che basta per consentire al palato di apprezzarne nel migliore dei modi, senza eccesso, il sapore dell'uovo, elemento principale
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Grado Alcolico | 16% |
Zona di produzione | Emilia-Romagna |
ml | 500 |
kg. | 1 |
Giallo è giallo, senza l’aggiunta di coloranti. Cremoso, alcolico al punto giusto, dolce. Ricostituente, come dicevano le nonne, energetico e riscaldante, come si diceva dopo una sciata al freddo in montagna nella versione bombardino. Ha perso l’appeal di un tempo a favore di Mojiti e Spritz, ma la storia dello Zabaione di Simonetta ha tutte le caratteristiche per essere una favola di Natale.
Simonetta Vinci, che oggi ha 72 anni, da 50 custodisce con un certo orgoglio la ricetta della zia bolognese della crema liquorosa all’uovo. Generazioni di parenti e amici l’hanno assaggiata e quando a fine cena mancava, tutti se ne lamentavano. Compleanni, anniversari, feste comandate: il suo Zabaione era una garanzia. “In tanti anni – racconta la signora alla sede di Ascom che ha seguito la sua vicenda imprenditoriale – ho preparato decine di migliaia di bottiglie”. Tuorli d’uova, zucchero, latte intero, marsala superiore invecchiato e tanto olio di gomito col mestolo in legno.
Come spesso capita, un incontro le cambia la vita: quello Zabaione, preparato per hobby nella sua cucina di casa, è oggi pronto per essere prodotto dalla distilleria Zeltico di Cento che lo commercializza a Bologna e nel resto d’Italia. La prima produzione di un migliaio di bottiglie è andata a ruba, sta per arrivare nei negozi la seconda. “Una sera di un anno fa, al momento del dessert, tiro fuori la mia bottiglia – racconta Vinci – A tavola c’era anche un imprenditore del settore food che se ne innamora e mi propone di fare il grande salto”. Roberto Melloni, che poi è diventato partner dell’avventura enogastronomica, ricorda: “Dello Zabaione di Simonetta mi colpì immediatamente la struttura facendomi fare un salto indietro nel tempo, fu come bere un liquore antico, di cui si è perso il gusto”.
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